martedì 17 gennaio 2012

Le microimprese assumono di più delle grandi aziende


Le grandi aziende assumono, le microimprese di più

In Italia, imprese con pochi dipendenti fanno registrare la più alta propensione ad assumere personale a lungo termine rispetto alle grandi aziende.


Le piccole imprese battono le grandi aziende. Nessuna partita di calcio in ballo né la conta del fatturato ma semplicemente il numero di assunzioni di nuovo personale, fatte nel corso del 2011. Nell'anno appena concluso, infatti, su 10 neoassunti, 4 sono stati inseriti in società con meno di dieci dipendenti.




Un dato significativo poiché le grandi imprese oltre i 250 dipendenti ne hanno inseriti appena 2 su 10. Il dato più importante è che sono proprio le microimprese a offrire il contratto a tempo indeterminato: iI 47% delle assunzioni, non stagionali, delle imprese con meno di dieci dipendenti sono a tempo indeterminato, un dato superiore di due punti percentuali rispetto al dato complessivo, ovvero, il 44,9%.

Secondo una ricerca condotta da Fondazione Impresa, le microimprese non temono di investire sull'elemento lavoro e sono più predisposte a fidelizzare i propri dipendenti attraverso contratti più stabili anche in momenti particolarmente critici come quelli che l'Italia e l'Europa sta vivendo. Le microimprese hanno già dimostrato di sostenere l'occupazione nel medio periodo e anche durante la crisi: nel 2009, l'anno più buio, le microimprese hanno perso appena l'1% dell'occupazione mentre l'intero sistema delle aziende ha mostrato un restringimento occupazionale doppio pari al -2,0%. Sempre secondo la ricerca condotta, sono le microimprese del Mezzogiorno ad avere un'attitudine maggiore a offrire il posto fisso: per la Sicilia il 66,3%, per la Campania il 63,5% e per il Molise il 61,9%.

Un segnale positivo tra le molteplici criticità del mercato del lavoro nel Sud d'Italia dove gli indicatori segnalano una situazione preoccupante, secondo la ricerca, poiché nel terzo trimestre dell'anno appena terminato il tasso di disoccupazione è stato pari al 12,4%, di cui giovanile del 36,7%, mentre il tasso d'inoperosità è salito al 49,6%.

Con le prospettive economiche di recessione per l'anno in corso le microimprese potrebbero continuare a rappresentare il vero ammortizzatore sociale dell'economia italiana.

Mauro Fanfoni

17 Gennaio 2012


Più di due milioni di posti di lavoro nel settore ambientale

Monnezza, più di due milioni di posti di lavoro che non si rifiutano

L'Europa indica la strada: dal riciclo e dalla gestione sapiente della spazzatura possono arrivare oltre due milioni di nuovi posti di lavoro.

La monnezza come fonte di occupazione e non di preoccupazione. Se vogliamo sentirci più europei dobbiamo cogliere al volo le indicazioni che arrivano da un nuovo studio prodotto in sede Ue. Che promette miracoli e non pericoli a chi sarà capace di gestire nella maniera corretta la filiera che porta dalla raccolta dei rifiuti alla differenziazione, passando per l’uso come comburente o fertilizzante, per la produzione di calore ed energia, dei materiali salvati dalla discarica.

In cifre, almeno due milioni di posti di lavoro in tutta Europa, un fatturato annuo di quasi 150 miliardi che possono incrementarsi notevolmente nei prossimi anni, specie nei Paesi dove si è fatto poco sul fronte del riciclo corretto della spazzatura.

Così sembra quasi un paradosso antistorico il fatto che a Napoli la mala gestione dei rifiuti possa produrre un abbassamento drastico della qualità della vita, inquinamento, contaminazione della catena alimentare, incentivazione dei traffici illeciti e delle mafie.

Una sorta di capolavoro al contrario che non ha più alcuna giustificazione o spiegazione, se mai l’avesse avuta. L’export della monnezza via navein Olanda, appena avviato, da la misura di quanto sia malata la situazione campana e quella italiana in genere.

In molti regioni d’Europa il business è già una realtà, solo in Italia non succede nulla o quasi. Napoli non è un isola infelice, il caso di Malagrottaa Roma, i dati che raccontano come siano poche le zone del nostro Paese dove la differenziata è una realtà consolidata mettono in luce il problema in tutta la sua portata. Basti pensare che nella Sicilia dell’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a Palermo la differenziata è al 7,7%, a Catania al 6,8% e a Messina al 5,3%.

Presentando lo studio il commissario all’Ambiente Janez Potocnik ha sottolineato come oramai «è necessario considerare i rifiuti una risorsa e interrare le risorse in discarica è una politica estremamente deleteria». Nel 2008, dice la Commissione, la gestione e il riciclaggio dei rifiuti in Europa davano lavoro a 2 milioni di persone, per un fatturato di 145 miliardi di euro, pari all’1% del Pil Ue.

C’è ancora spazio per crescere, per Bruxelles nel 2020 si può arrivare a un fatturato annuo di 187 miliardi di euro a 2,4 milioni di posti di lavoro, solo applicando le varie direttive Ue che obbligano gli stati a livello di raccolta, gestione e riciclaggio. L’Italia, che è sotto procedura d’infrazione proprio per violazione delle normative e ancora nel 2005 raggiungeva il record assoluto di conferimento di rifiuti in discarica, 10,8 milioni di tonnellate.

Il caso napoletano poi, nello studio Ue, è diventato paradigmatico di come la monnezza in quel caso – oltre a non generare nuovi posti di lavoro – ne abbia precarizzato o distrutto di già esistenti: nel 2007 ilcrollo del turismo a Napoli è costato 64 milioni di euro; nel 2008 la scoperta di contaminazione da diossina nel latte di bufala ha portato al dimezzamento delle vendite delle mozzarelle – un settore che dà lavoro a 20.000 persone.

La Commissione cita tra le esperienze da usare come modello molte situazioni che riguardano il nord Europa, Svezia, Norvegia, Germania e Olanda in testa. Ma che si tratti di casi imitabili viene dimostrato citando esperienze vicine, a portata di mano. La provincia di Salerno, ad esempio, dove la differenziata è al 71% o quella di Avellino, dove ha raggiunto il 67%.

Cercate lavoro per l’estate 2012?

Cercate lavoro per l’estate 2012? Questo è il momento migliore per valutare tutte le opportunità disponibili, infatti le principali compagnie che operano nel settore turistico hanno appena avviato le selezioni di personale.
Le figure ricercate sono numerose, dagli animatori agli istruttori sportivi, dai ballerini al personale per l’accoglienza, camerieri, hostess, fotografi, tecnici e molte altre. I grandi gruppi accolgono sia personale con esperienza che giovani al primo impiego, per i quali solitamente è previsto un percorso di formazione prima della partenza. Il recruiting è solitamente gestito da agenzie di animazione che collaborano con le grandi aziende del settore vacanze e turismo.
Il periodo di lavoro varia da 1 mese ai 6 mesi e in alcuni casi possono essere stipulati anche contratti annuali che coprono sia la stagione estiva che quella invernale. Vitto e alloggio è sempre compreso e solitamente vengono rimborsate anche le spese di viaggio. Lo stipendio varia in base all’esperienza (in media tra i 500 e i 1500 euro mensili).
Di seguito vi presentiamo le selezioni già in corso per l’ estate 2012. Continueremo ad aggiornare questa pagina segnalandovi le migliori offerte di lavoro estivo.
IBEROSTAR LAVORO ESTATE 2012 – Europa, Spagna
Iberostar, una delle catene di resort vacanze leader in Europa, seleziona diverse figure professionali da inserire presso alberghi in Spagna, tra Maiorca, Andalusia e isole Canarie. Si cercano animatori, guide turistiche, istruttori di ginnastica, musicisti, controllori del personale e fisioterapisti. Leggete qui per maggiori informazioni.
BLUSERENA SELEZIONI 2012 – Italia
Il Gruppo alberghiero Bluserena Club & Hotels ha già avviato le selezioni di personale per il 2012 e cerca numerose figure (personale da cucina, chef, camerieri, direttori, governanti, addetti manutenzione ecc.) da inserire nei propri Resort presenti in Abruzzo, Calabria, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia. In questapagina trovate maggiori informazioni.
OBIETTIVO TROPICI, LAVORO ESTIVO PER 400 ANIMATORI – tutto il mondo
Obiettivo Tropici, azienda leader nel settore del turismo, cerca 400 animatori ai quali offre l’opportunità di lavorare nei villaggi turistici di tutto il mondo. Le sedi di lavoro sono in Italia, in Europa e nei paesi tropicali. Si cercano tantissime figure, le selezioni sono già in corso, leggete qui per ulteriori informazioni.
VILLAGGI & TRIBU’ CERCA 600 PERSONE – Italia
Villaggi & Tribù ricerca 600 animatori anche alla prima esperienza per i propri villaggi in Italia: Calabria, Sardegna, Veneto e Trentino Alto Adige. Il lavoro estivo può variare da 1 a 4 mesi. Le figure ricercate sono numerose, per saperne di più leggete qui.
SAMARCANDA SELEZIONA 1200 ANIMATORI – Italia ed estero
Samarcanda Animazione ha avviato le selezioni per l’ estate 2012 e prevede l’assunzione di 1200 animatori. I candidati potranno lavorare nelle più prestigiose località turistiche italiane e nel mondo. Serve personale per l’area sportiva, tecnica, giovani ospiti, contatto e accoglienza. L’azienda offre assunzione a tempo determinato, con contratti di 3-6-9 mesi. In questa pagina ci sono maggiori informazioni.
PETER PAN ANIMAZIONE CERCA 500 ANIMATORI – Italia ed estero
Peter Pan Animazione seleziona 500 animatori per la prossima stagione estiva 2012. I candidati selezionati lavoreranno presso villaggi turistici, residence club, hotel in Italia (mare e montagna) e all’estero. Le figure ricercate sono: Capi Equipe, Piano Bar, Scenografi, Coreografi/e, Responsabili e Animatori Baby/Mini/Junior Club, Hostess, Istruttori Fitness e Balli di gruppo, Fotografi, BallerinI e molte altre figure. Leggete questoarticolo per tutti i dettagli.
ACCTIV CERCA 560 ANIMATORI – Spagna
Acttiv, società di servizi di intrattenimento e animazione che opera in strutture turistiche alberghiere, hotel club e camping su tutto il territorio spagnolo, ricerca circa 650 animatori interessati a lavorare in Spagna (Andalusia, Cataluña, isole Baleari e isole Canarie). Si cercano responsabili animazione, istruttori sportivi, ballerini, animatori miniclub ecc. Stipendio compreso tra 700 e 1400 euro al mese. Per saperne di più leggete qui.
HOTEL VIVA LAVORO ESTATE 2012 – Maiorca, Isole Baleari
Hotels Viva, catena di alberghi spagnola situata nelle Isole Baleari, cerca animatori per lavoro estate 2012. L’azienda offre uno stipendio di 1150 Euro netti al mese, alloggio gratuito, cibo e bevande gratuite e nessun costo di viaggio. Tutti i dettagli in questa pagina.
BLUE ANIMATION TEAM LAVORO ESTIVO 2012 – Puglia
Per l’estate 2012 Blue Animation Team sta cercando 20 Touristic Entertainers interessati a lavorare presso villaggi turistici in Italia, nella regione Puglia, dal mese di giugno ad agosto. Leggete qui per informazioni.
TOUR OPERATOR
Non cercate solo un lavoro per l’estate ma vi piacerebbe trovare un impiego stabile nel turismo? Valutate le opportunità offerte dai maggiori Tour operator e dalle principali aziende del settore turistico. In questo nostroarticolo trovate tutti i contatti.


lunedì 16 gennaio 2012

La disoccupazione a Requisiti Ridotti

INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE

requisiti ridotti

PER I LAVORATORI PRECARI E STAGIONALI DI TUTTI I SETTORI

(presentare domanda entro il 31.3.2012 - anche se attualmente occupato)

 La disoccupazione a Requisiti Ridotti spetta a coloro che non hanno il requisito contributivo per richiedere l’indennità ordinaria di disoccupazione (52 settimane nel biennio) e che abbiano prestato attività lavorativa dipendente con contratto dalla durata di almeno 78 gg.

REQUISITI:

Ø 78 gg. di lavoro nell’anno solare

Ø aver versato almeno un contributo 2 anni prima all’anno in cui si riferisce la prestazione



LAVORATORI BENEFICIARI:

Ø tutti i lavoratori dipendenti comuni (operai, impiegati, quadri, dirigenti)anche agricoli;

Ø lavoranti a domicilio;

Ø insegnanti non di ruolo;

Ø lavoratori a tempo determinato dell’ente poste;

Ø lavoratori domestici;

Ø coloro che abbiano svolto attività di lavoro dipendente che non ha interessato tutto l’anno solare i quali non abbiano avuto diritto all’indennità di disoccupazione con requisiti normali;

Ø coloro che pur avendo diritto all’indennità ordinaria non hanno presentato la domanda nei termini dei 68 giorni.

LAVORATORI ESCLUSI:

Ø dipendenti pubblici con stabilità d’impiego (in particolare dip. stato ed enti locali);

Ø apprendisti;

Ø lavoratori autonomi;

Ø parasubordinati;

Ø lavoratori con contratto di partecipazione agli utili;

Ø soci di cooperativa rientranti nella L. 602/70.



DOCUMENTI NECESSARI

Ø Coordinate bancarie (IBAN) per eventuale accredito bancario

Ø Codice fiscale

Ø DL 86/88 Bis compilato (timbrato e firmato) da tutti i datori di lavoro

Ø Mod.DMAG + DL86/88 int se lavoro agricolo

Ø Mod . CUD 2009(relativo all’anno 2008) se prima domanda DS r.r

Ø Certificato di residenza, permesso di soggiorno e passaporto per lavoratore extra comunitario

N.B. In caso di richiesta di disoccupazione per un periodo di sospensione produrre le comunicazioni fatte dal datore di lavoro ai vari enti preposti



QUANTO SPETTA

L’importo è pari al 35% della retribuzione media giornaliera per i primi 120 giorni e al 40% per i giorni successivi. l’indennità spetta per un numero di giornate pari a quelle effettivamente lavorate nell’anno precedente alla richiesta nel limite di 180 giornate.

La domanda deve essere presentata ENTRO IL 31 MARZO dell’anno successivo a quello in cui è stata svolta attività di lavoro saltuario o a termine.

Quando si percepisce l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti si coprono i vuoti contributivi dell’anno precedente, con contribuzione figurativa, per un numero di giornate pari a quelle indennizzate. Non è necessario essere disoccupati nel momento della richiesta, poiché questa prestazione indennizza il lavoratore per i periodi di disoccupazione dell’anno precedente.





ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE



Ø Contestualmente alla disoccupazione può essere richiesto assegno per il nucleo familiare.

Presentarsi con redditi 2008 e 2009 – codici fiscali del richiedente, coniuge, figli minori o maggiorenni inabili, eventuale autorizzazione ANF (mod. ANF43) e stato di famiglia.






I sindacati di categoria

FILCAMS – FILCEM – FILLEA – FILT – FILTEA – FIOM – FISAC – FLAI – FP – SLC – SNC

ti invitano a rivolgerti, per la compilazione della domanda, presso le sedi della Camera del Lavoro

ENTRO il 31/03/2012




É gradito APPUNTAMENTO TELEFONICO
Presso la Camera del Lavoro
dove siamo? clicca qui

LE PRINCIPALI AGEVOLAZIONI IN TEMA DI ASSUNZIONE

TIPOLOGIA CONTRATTUALE :
PIANI DI INSERIMENTO PROFESSIONALE DEI GIOVANI DISOCCUPATI :


DESTINATARI :

Giovani tra i 19 e i 32 anni, 35 se disoccupati di lunga durata, residenti nelle aree del Mezzogiorno (obiettivo 1, regolamento CEE n. 2081/ 1993) ed i giovani residenti nelle regioni colpite da declino industriale (obiettivo 2, regolamento CEE n. 2081/ 1993). La partecipazione non può superare le 80 ore mensili per un periodo massimo di 12 mesi: E'prevista un'indennità di L. 7.500 per ogni ora di formazione svolta e di attività prestata; la metà del costo dell'indennità è a carico della ditta. Ai giovani residenti nelle aree 1 e 2, se svolgono attività presso imprese operanti in regioni diverse, viene corrisposta un'indennità aggiuntiva di L. 1.000.000, di cui L. 200.000 a carico della ditta, a copertura delle spese di vitto e alloggio. La partecipazione ai progetti non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro e la cancellazione dalle liste di collocamento. E' esclusa la possibilità di partecipare a più progetti e la partecipazione di giovani con rapporti di lavoro subordinato anche se a termine. L'orario è di 20 ore settimanali: non si possono superare le otto ore giornaliere: non puòsvolgersi in orario notturno e deve articolarsi in almeno tre giorni la settimana.

DATORI DI LAVORO :
Imprese del settore industriale operanti in regioni diverse e non solo in quelle di cui agli obiettivi 1 (aree con sviluppo in ritardo) e 2 (regioni, bacini di occupazione e comunità colpite da declino industriale).

Corso di Formazione di tre giorni alla Bocconi su “Leadership al femminile"

Il Soroptimist International d’ Italia riconosce il ruolo della formazione, come elemento che può favorire la crescita personale e professionale di quanti si avvicinano al mondo del lavoro. A tal fine offre la possibilità a 140 donne, selezionate dai Club di seguire gratuitamente un Corso di Formazione di tre giorni su “LEADERSHIP AL FEMMINILE. Costruisci la tua carriera” realizzato dalla scuola di Direzione Aziendale dell’Università Commerciale L. Bocconi di Milano. Il Club di Noto offre ad una giovane donna, età massima 28 anni, in possesso di Laurea specialistica o magistrale, residente negli ambiti territoriali in cui opera il club ( Noto, Avola,Pachino, Rosolini, Palazzolo, Portopalo), questa opportunità.

Obiettivi del corso

Il percorso viene proposto come itinerario di crescita personale, vuole altresì offrire concreti strumenti per affrontare il mercato del lavoro, con un atteggiamento assertivo e propositivo.

Modalità di ammissione

L’ammissione alla selezione è subordinata alla presentazione di una domanda di partecipazione redatta su un apposito modulo (reperibile presso il sito www.soroptimist. it), che debitamente compilato, dovrà essere consegnato entro il 15 Febbraio 2012 alla Presidente Dott. ssa Maria Alecci, Via xx Settembre n. 18 Noto.cell 3332884489. Le domande di partecipazione saranno valutate da apposita Commissione, costituita dalla Presidente e da due socie da lei nominate. La commissione convoca le candidate per un colloquio e compila una graduatoria, dalla quale risultino la vincitrice e le altre candidate idonee, che nell’ordine di graduatoria potranno subentrare alla vincitrice in caso di rinuncia di quest’ultima. La Commissione ha a disposizione 40 punti così ripartiti: fino a 20 punti per titoli di studio e lavoro, fino a 20 punti a seguito di colloquio diretto a valutare le attitudini della candidata.

Modalità di realizzazione

Il corso si articola in tre giornate di formazione da scegliere tra due periodi:

3-4-5 Maggio oppure 14-15-16 Maggio

Alla candidata selezionata è consentito indicare la preferenza per uno dei due periodi.

Modalità didattiche

Il corso sarà svolto da docenti della SDA Bocconi e si caratterizzerà per una didattica attiva, volta a massimizzare il coinvolgimento delle partecipanti. Alle lezioni di inquadramento teorico e di sintesi, saranno affiancati l’analisi e la discussione di case histories e di incidents, il lavoro individuale e in piccoli gruppi, la proiezione di filmati, il rolemodeling e le testimonianze.

Contributo forfettario

Il Soroptimist International d’Italia riconoscerà alle candidate un contributo forfettario alle spese delle candidate per un ammontare che verrà successivamente determinato.

Certificato finale

La scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi rilascerà un attestato finale di frequenza alle partecipanti al Corso.

Noto 5 Gennaio 2012 La presidente

Dott. ssa Maria Alecci

venerdì 13 gennaio 2012

Solo per sei imprese su cento l´articolo18 frena la loro crescita


Sondaggio Confindustria. Pd e sindacati contro la riforma 
Nella bozza del piano Monti, si eleva a 50 dipendenti, in caso di fusioni, la soglia sotto la quale non c´è il reintegro 


di LUISA GRION


ROMA - In realtà non è mai uscito di scena, ma ora - con la bozza che circola sulle liberalizzazioni - l´articolo 18 torna prepotentemente alla ribalta. Secondo le anticipazioni il governo intenderebbe allargare il confine entro il quale la norma non trova applicazione: se le ipotesi saranno confermate, in caso di fusione fra due imprese la regola sul licenziamento (ammesso solo per giusta causa e giustificato motivo) non sarà applicata alla nuova azienda purché non superi i 50 dipendenti (oggi la soglia è fissata a 15). La novità è arrivata come un fulmine sulla già delicata trattativa attorno alla riforma del mercato del lavoro coalizzando i sindacati e fornendo alla Confindustria i motivi per ritornare sul tema. Anche se un sondaggio effettuato dalla associazione stessa dimostra che, secondo le imprese, se la crescita non arriva la colpa non è degli ostacoli all´uscita dal lavoro, ma della domanda scarsa e dell´insufficienza di capitali.
LE IMPRESE
Per Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria, l´articolo 18 e l´obbligo del reintegro del lavoratore licenziato non per giusta causa è «la più grave anomalia» che l´azienda possa incontrare nella sua volontà di assumere. «Oggi è giunto il momento di eliminarla, per promuovere un´occupazione stabile e di qualità» ha detto. Una posizione che sembrerebbe non sovrapporsi alle sensazioni espresse dalle aziende, visto che in un sondaggio della stessa Confindustria, fra le cause del mancato ampliamento gli iscritti mettono al primo posto l´insufficienza delle domanda (segnalata dal 48,5 per cento del campione), seguita dalla mancanza di capitali (47,9). Gli ostacoli sindacali stanno all´ultimo posto della classifica (6,5 per cento)
I SINDACATI
Sono di parere totalmente contrario. «Vorremo vederli quei padroncini che corrono a fondersi tra loro perché finalmente non devono rispettare un articolo 18 che non hanno mai avuto» twitta la Cgil. Fulvio Fammoni, segretario confederale, contesta sia l´idea di anomalia, che lo stesso Bombassei. «L´Ocse segnala che la rigidità in uscita colloca l´Italia al di sotto della media europea e che il nostro Paese non costituisca affatto un caso anomalo» precisa. Quanto al vicepresidente di Confindustria si chiede: «Ma è lo stesso Bombassei di ieri quello che parla oggi? Ieri affermava che l´articolo 18 non è il tema da portare al tavolo, ora dice che va eliminato. Così, come si può essere credibili?». Contrari a qualsiasi modifica della norma sono anche i leader di Cisl e Uil. «Non si tocca, non è oggetto della trattativa con il ministro Fornero - commenta Raffaele Bonanni - è davvero singolare trovare quel tema in un bozza sulle liberalizzazioni che non è stata oggetto di confronto sulle parti sociali». Stessa linea per Luigi Angeletti della Uil. «Francamente non vedo alcun disastro per nessuno nell´avere l´articolo 18 così com´è».
IL PD E IL PDL
Se sulla questione il sindacato (Ugl compresa) si unisce, la politica si divide. Per Giuliano Cazzola, vicepresidente Pdl in Commissione lavoro alla Camera «se la bozza sulle liberalizzazioni fosse confermata la norma sull´articolo 18 sarebbe sicuramente utile» perché «rappresenta un ostacolo alla crescita delle imprese». Per il leader del Pd Pierluigi Bersani la norma invece non va toccata. «Sul lavoro abbiamo una proposta innovativa che consente di ridurre la precarietà e dare flessibilità senza toccare l´articolo 18. Oggi il problema è come si assume non come si licenzia».


 Repubblica del 13/01/2012